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Camera d’hotel pulita, poco pulita o quanto pulita?

Aggiornamento: 5 ago 2019



È il dubbio che attanaglia quasi tutti i clienti degli hotel quando entrano la prima volta in una camera d’hotel.

Infatti quando l’ospite entra in una camera d’hotel, la prima cosa che fa, è quella di guardarsi intorno e andare subito a vedere lo stato di pulizia del bagno che, anche se si presenta abbastanza pulito, non gli toglie però, almeno non del tutto, il dubbio circa l’effettivo stato di igienicità che vi è presente.

L’utilizzo della sola striscia di garanzia d’igiene posta sul coperchio del water per indicare che esso è stato sanificato non assolve certo al compito. Pochi credono a ciò che vorrebbe comunicare. Molti sono infatti coloro che prima di sedersi sanificano personalmente la tavoletta del water in modo da essere sicuri della sua igienizzazione.


E qualche volta, in alcuni hotel, sono numerosi gli indizi che le operazioni di pulizia siano state fatte in modo sommario e superficiale. Ci sono clienti che trovano nell’armadio della camera indumenti, anche intimi, dimenticati dall’ospite precedente, oppure biancheria del letto con macchie o capelli o peli, macchie sui sanitari o sul pavimento del bagno, batuffoli di polvere sotto il letto, moquette con macchie o piene di polvere, impronte sui mobili, ecc... tutti elementi che sono chiari indici di pressapochismo e superficialità nelle pulizie.


Per non parlare poi dell’unto presente troppo spesso sui tasti del telecomando del televisore, sugli interruttori di accensione delle luci, sulle maniglie delle porte,… superfici queste a contatto indefinito e ripetuto di mani.


Vi siete mai chiesti quanti microbi si annidano sulle nostre mani e sulle nostre dita?

Sulle mani possiamo trovare fino a 39.000 batteri* per centimetro quadrato (il valore limite perchè una superfice si possa ritenere pulita è di massimo 50 ufc/cmq. cioè 50 batteri).


Altri ricercatori hanno scoperto che su una mano si possono annidare fino a 150 varietà di batteri tra i quali anche quelli patogeni (come stafilococchi, escherichia coli, ecc.).

Ma quante persone si lavano le mani prima e subito dopo aver fatto i propri bisogni fisiologici? Quanti batteri essi spargono sulle superfici con le quali entrano in contatto con le proprie mani?

Ed inoltre quante persone entrano in una camera d’albergo, dopo aver viaggiato su treni, autobus, metropolitane, taxi, maneggiato banconote… e, senza lavarsi le mani, toccano tranquillamente tutto ciò che capita a portata di mano: dagli interruttori, alle maniglie delle porte, al telecomando del televisore o delle tapparelle, alla maniglia del frigobar, agli sportelli degli armadi, ecc. Spargendo batteri e microbi un po’ dappertutto.


Se questi batteri non venissero rimossi attraverso un’approfondita sanificazione delle superfici, essi si accumulerebbero sempre più, fino a rappresentare un rischio per la salute di chi vi entra in contatto e soprattutto per bambini, anziani e persone particolarmente sensibili.


I casi di “mala pulizia” di alcuni alberghi sono stati perfino oggetto di studio da parte di ricercatori universitari e i rilevamenti, purtroppo, non tranquillizzano affatto. E la stampa ha di frequente qualche articolo giornalistico di denuncia in materia, basta fare una ricerca su internet per fare una lista esauriente. E questo non fa che alimentare i dubbi dei clienti.


Il Bisogno del cliente

Ma in definitiva come fare in modo che il cliente si senta già da subito a proprio agio e davvero sereno sullo stato di igiene della camera in cui soggiornerà?

E come comunicare all’ospite più rigoroso, quello “estremo” in fatto di pulizia, che non ha più bisogno di portarsi nella borsa il disinfettante o il sanificante in dosi portatili per pulire da sé, approfonditamente, la tavoletta del water o il bidet?

Ma è possibile in definitiva rispondere a questa esigenza del cliente di volersi sentire igienicamente al sicuro e sapere, senza dubbi, che tutto sia stato igienizzato a fondo ad ogni cambio ospite?


Ebbene la tecnologia per fare questo esiste. Oggi è possibile con potenti sanificanti naturali igienizzare a fondo le maniglie delle porte, gli interruttori, i telecomandi del televisore, le apparecchiature sanitarie ed è possibile farlo ad ogni cambio d’ospite adottando procedure operative non onerose per l’hotel e che non richiedono azioni extra.

Sanificare a fondo le superfici attraverso l’impiego di potenti sanificanti naturali (ad esempio come l’ozono o il vapore saturo a 160 °C) ad ogni cambio d’ospite è sicuramente un elemento qualificante del servizio di attenzione alla salute dell’ospite che la struttura alberghiera dovrebbe mettere a disposizione dei propri clienti per farli sentire a proprio agio, anche quando si devono accomodare sul water.


Nel corso degli incontri “Ospiti al Centro” organizzati da Altravia in partnership con Hotelinsalute.com e diretti agli imprenditori del settore turistico alberghiero, saranno analizzati tutti quegli aspetti che rendono l’ospite ancora un po’ diffidente sulla qualità della camera d’hotel, in particolar modo tutti quelli che per scelta o per necessità debbono frequentare ambienti più sani e più sicuri.


Infatti se per scelta si può diventare salutisti, per necessità occorre premunirsi tutte le volte che si ha a che fare con allergie e sensibilità personali in grado di compromettere lo stato di salute e di benessere individuale.


Gli incontri Ospiti al Centro serviranno anche per evidenziare agli imprenditori dell’ospitalità alberghiera tutte le opportunità di crescita oggi disponibili sul mercato e che riteniamo sia doveroso tenere conto.

Segnaliamo che agli incontri di Ospiti al Centro è possibile prenotarsi per una delle date che trovate al seguente link, dove sarà anche possibile scaricare il biglietto gratuito.



* Studio effettuato nel 2014 dall’Azienda Sanitaria Locale dell’USL di Modena, Emilia Romagna.




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